Il Sistema di sorveglianza Infor.MO

Conoscere per prevenire:

Il Sistema di sorveglianza Infor.MO

Il Sistema di sorveglianza Infor. MO, al quale contribuiscono le Regioni e l’INAIL, è alimentato dalle inchieste sugli  infortuni condotte dai “Servizi di Prevenzione nei Luoghi di Lavoro” delle ASL e permette di monitorare i fattori di rischio per ricavarne indicazioni utili a fini prevenzionistici.

Il sistema ha ormai più di quindici anni di vita ed ha le sue radici nell’Accordo di collaborazione sottoscritto il 25 luglio 2002 tra l’Ispesl, l’Inail e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome, accordo mirato allo sviluppo di un sistema informativo integrato di prevenzione con articolazioni in tutte le regioni (il futuro Sinp di cui al D.Lgs,81/2008). Le attività da allora svolte hanno prodotto risultati tra i più significativi per lo sviluppo e la diffusione delle conoscenze necessarie a programmare gli interventi di prevenzione dei rischi gravi e mortali connessi al lavoro.

Oltre a redigere, con cadenza biennale  il Rapporto nazionale l’Ispesl (oggi l’Inail) ha  progettato  e realizzato la Banca Dati Infor.MO – Strumento per l’analisi qualitativa dei casi di infortunio mortali (prevalentemente) e gravi, tramite la quale è possibile leggere le descrizioni delle dinamiche – le storie – degli eventi contenuti in banca dati:

  • ad un primo livello di interrogazione è possibile effettuare una ricerca dei casi di infortunio secondo 4 filtri predefiniti (localizzazione, settore, tipologia di infortunio, popolazione);
  • al secondo livello, o come alternativa direttamente al primo, è possibile effettuare una ricerca testuale, digitando una o più parole chiave nella apposita casella di testo e cliccando con il tasto sinistro del mouse sul pulsante Cerca.

La lettura dei singoli casi evidenzia quanto sia utile conoscere la descrizione e l’analisi degli eventi per capire le cause che hanno determinato l’infortunio. Obiettivo fondamentale dell’analisi  condotta su ogni evento è l’individuazione dei determinanti (i fattori che hanno concorso a determinare l’incidente) e dei modulatori (i fattori che ne hanno aggravato o ridotto la gravità). Attualmente la banca dati di Infor.MO rende disponibili oltre 4625 dinamiche infortunistiche, avvenute tra il 2002 ed il 2015 ed analizzate dai Servizi di prevenzione secondo  il modello di analisi condiviso “Sbagliando si impara”.

L’ultimo Rapporto, con riferimento ai dati del 2013-2015, evidenzia che il 35,3 % degli eventi infortunisti mortali sono avvenuti in agricoltura, il 28,6% nel settore edile, mentre in tutti gli altri comparti si verifica il 36,1% dei restanti casi. Per quanto riguarda gli infortuni gravi questi accadono: il 14,8% in agricoltura, il 24,1% in edilizia, il 61,1% negli altri comparti.

Infortuni mortali per dimensione di azienda
Fino a 9 addetti 10-15 addetti 16-49 addetti 50-249 addetti 250 e+ addetti
69,8% 11,0% 9,0% 8,0% 2,2%

Caratteristiche dell’infortunato

Secondo il nuovo Rapporto gli infortunati sono stati per l’86% di nazionalità italiana, mentre  il 14% è rappresentato da stranieri.  Inoltre in edilizia come in tutti gli altri settori la fascia di età più a rischio è quella compresa tra i 51 e i 65 anni, mentre in agricoltura è quella oltre i 65.

Per quanto riguarda il rapporto di lavoro in edilizia oltre quasi il 50% sono lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, mentre per il 10,5% si tratta di irregolari.

Modalità di accadimento

I 6 incidenti più frequenti nel triennio in tutti i settori
Cadute dall’alto o in profondità di lavoratori
Perdita di controllo dei mezzi (ribaltamento)
Caduta di gravi sui lavoratori
Contatto con oggetti, mezzi, veicoli (nella loro sede)
Contatto con organi lavoratori in movimento
Avviamento intempestivo di macchinari o veicoli
Altro tipo di incidente

Le cadute dall’alto rappresentano ancora una volta, in particolare per le costruzioni, il primo fattore di rischio ed esaminando più in dettaglio le modalità di accadimento emergono ulteriori elementi di specificità legate del settore e confermate anche da questo ultimo Rapporto del Sistema di sorveglianza:

Incidente Agente materiale %
 Cadute dall’alto   Da dove:
  Attrezzature per lavoro in quota 32,8
   Tetti, coperture 27,0
   Altre parti in quota di ambienti di lavoro 18,0
Incidente Agente materiale %
 Cadute di gravi    Da dove:
   Luoghi di deposito, stoccaggio 23,1
   Muri, pareti 9,2
   Mezzi, veicoli 7,7
Incidente Agente materiale %
 Perdita di controllo di mezzi    Da dove:
   Macchine agricole, forestali (trattori…) 59,2
   Macchine sollevamento, trasporto 16,0
   Macchine movimentazione terra, lavori stradali 9,6
Incidente Agente materiale %
 Contatto con organi lavoratori in movimento    Di cosa:
   Macchine agricole, forestali 39,1
   Altre macchine 30,2
   Impianti 21,7

Fattori determinanti l’infortunio
Secondo il modello “Sbagliando si impara”, utilizzato per l’analisi degli infortuni mortali, i fattori che hanno determinato l’infortunio (determinanti nel modello) vengono ricercati secondo una classificazione che prevede sei diverse tipologie di modalità:

  1. attività dell’infortunato,
  2. utensili macchine impianti attrezzature,
  3. ambiente,
  4. attività di terzi,
  5. materiali,
  6.  dispositivi di protezione individuali.

 

Determinanti nel triennio 2013-2015
Attività infortunato 50,2%
Utensili macchine impianti attrezzature 19,6%
Ambiente 15,3%
Attività di terzi 10,5%
Materiali 3,2%
Dpi 1,1%

L’attività dell’infortunato viene inoltre considerata sotto due diverse tipologie di fattori :

  • 66% fattori di Processo, ovvero criticità che si esplicita durante la dinamica dell’evento
  • 34% fattori di Stato, criticità preesistente alla dinamica
Nel settore edile
   Quasi il 60% degli eventi mortali accade per cadute dall’alto
   In presenza di una concomitanza di fattori:

  • 22%: modalità operative scorrette (calpestare superfici non portanti, …) + assenza opere provvisionali (parapetti, percorsi attrezzati, …)
  • 15%: modalità operative scorrette + DPI non forniti o non utilizzati
  • 13%: assenza di opere provvisionali e di DPI
   per tutti i DPI:

  • non fornito 40%
  • non usato 33% (di questi 40% per mancata formazione/informazione /addestramento)

L’Inail pubblica relativamente ai principali fattori di rischio sopra descritti delle Schede informative, 10 le schede pubblicate attualmente altre in corso di realizzazione: di particolare interesse per il settore edile la Scheda n. 2 dedicata a “Le cadute dall’alto dei lavoratori”, la Scheda n. 3 “Cadute di gravi dall’alto”, la Scheda n. 4 “Ribaltamento di mezzi”, la Scheda n. 8 “Investimenti dei lavoratori in ambiente di lavoro”, scaricabili dal seguente link:

Schede INAIL